Cessione del quinto rifiutata: scopri perché

La cessione del quinto è un prestito sicuro e garantito richiedibile da dipendenti e pensionati; scopriamo insieme quali possono essere i motivi del rifiuto.

Hai bisogno di liquidità per le tue esigenze di spesa? Se sei un pensionato o un lavoratore dipendente di sicuro stai considerando l’eventualità di richiedere la cessione del quinto dello stipendio o della pensione.

La cessione del quinto è una tipologia di prestito non finalizzato molto ricercata perché veloce, comoda e richiedibile anche da chi è segnalato come cattivo pagatore.

Di solito anche l’accettazione della richiesta avviene in tempi molto brevi, trattandosi di un prestito sicuro e garantito sia per il vincolo sul TFR (per i dipendenti) sia per l’obbligo di specifiche polizze assicurative (rischio vita per dipendenti e pensionati e rischio lavoro solo per i dipendenti) a tutela del credito erogato.

Tuttavia, la richiesta può essere rifiutata per vari motivi che Di seguito analizziamo così da darti la possibilità di valutare bene la tua situazione prima di inoltrare la richiesta.

Ricorda, infatti, che in caso di diniego prima di poter rivolgerti a un altro Istituto di Credito o di richiedere una tipologia diversa di prestito devi attendere 90 giorni, dopo i quali il rifiuto non è più visibile nelle banche dati del CRIF.

I motivi del rifiuto possono essere diversi a seconda che il richiedente sia un dipendente o un pensionato, o che si tratti della richiesta di un rinnovo della cessione o di un prestito delega (doppio quinto).

Cessione del quinto rifiutata a dipendenti

Mancanza della copertura assicurativa

Le polizze assicurative nella cessione del quinto sono obbligatorie per legge.

La compagnia assicurativa può rifiutare la polizza vita per età troppo avanzata del richiedente o per gravi problemi di salute, anche legati ad eventi del passato, così come risultanti dagli estratti contributivi INPS.

Per quanto riguarda la polizza rischio impiego, sotto l’esame della Compagnia è l’azienda presso cui lavora il dipendente, per cui una valutazione negativa determina il rifiuto della stipula polizza.

Valutazione negativa dell’azienda

Bilanci negativi, ritardi nel versamento di eventuali cessioni già attive, aziende troppo piccole o troppo giovani per poter valutare il pregresso storico attraverso i bilanci depositati, sono tutte condizioni che incidono negativamente sulla valutazione dell’azienda e, quindi, sulla concessione della cessione del quinto.

Età del richiedente

Se l’età del richiedente è troppo vicina a quella pensionabile la cessione del quinto viene rifiutata se la durata del contratto supera gli anni di lavoro ancora da prestare.

Anzianità lavorativa non sufficiente

In questo caso l’Istituto di Credito valuta la mancanza di un TFR sufficiente a garantire il credito erogato. L’importo richiesto deve essere sempre proporzionale al TFR maturato e non deve essere accantonato in un fondo aperto. I fondi pensionistici aperti non sono, infatti, escutibili.

Contratto di lavoro inadeguato

Neo assunzioni, contratti di lavoro a tempo determinato, di apprendistato o part-time non danno garanzie reali per il rimborso del prestito. Tuttavia, alcuni istituti di credito erogano la cessione del quinto con contratti a tempo determinato purché la scadenza del rimborso sia in linea con quella del contratto di lavoro.

Reddito troppo basso

Nella fase di istruttoria, gli istituti di credito devono rispettare l’importo minimo vitale previsto dalla legge per la sopravvivenza, valutando anche impegni economici già gravanti sullo stipendio per ridurre il rischio di sovraindebitamento.

Cessione del quinto rifiutata a pensionati

Età del richiedente

La cessione del quinto può essere rifiutata quando l’età del richiedente è troppo vicina al limite stabilito dall’Istituto di credito che in genere è rappresentato dagli 80 anni allo scadere del rimborso. Viene cioè a mancare la sicurezza del rimborso futuro della liquidità erogata.

Stato di salute del richiedente

Come per i dipendenti, l’evidenza di problemi di salute, così come un prepensionamento per gravi motivi di salute, incidono negativamente sulla concessione della cessione del quinto, sia per quanto riguarda l’Istituto di Credito sia per la Compagnia di Assicurazione che deve concedere la polizza vita.

Tipo di pensione

Pensioni di invalidità civile e pensioni sociali non sono cedibili dunque non sono ammesse nella cessione del quinto dello stipendio. Le pensioni di invalidità ordinaria devono essere definitive ossia non soggette più a revisione.

Pensione troppo bassa

L’importo della pensione è troppo basso per garantire il reddito minimo di sopravvivenza al netto della rata della cessione.

Rinnovo della cessione del quinto rifiutata

Mancato rispetto dei requisiti temporali

Per chiedere il rinnovo della cessione del quinto deve essere trascorso almeno il 40% del periodo del rimborso. Se non sono passati i tempi previsti si può optare per il prestito delega.

Età anagrafica e stato di salute del richiedente

L’istituto di credito può rifiutare il rinnovo laddove l’età del richiedente sia troppo vicina alla pensione o al limite massimo previsto per la scadenza del periodo di rimborso (80 anni circa). Per quanto riguarda lo stato di salute è strettamente connesso con la stipula della polizza vita e rischio lavoro, per cui vengono valutate eventuali patologie insorte tra la prima richiesta di cessione e quella del rinnovo.

Rischio di sovraindebitamento

L’istituto di credito rifiuta il rinnovo della cessione qualora sussistano i presupposti per un sovraindebitamento, dovuto sia a un’esposizione finanziaria troppo alta in atto o successiva al rinnovo.

Rifiuto prestito delega

Mancato consenso del datore di lavoro

Il datore di lavoro è obbligato per legge ad accettare la cessione del quinto, può decidere, invece, di non concedere il prestito delega senza dover fornire giustificazioni.

Il richiedente è un pensionato

I pensionati non possono accedere al prestito delega perché gli enti pensionistici non prevedono questa tipologia di rimborso e non acconsentono a una seconda trattenuta sulla pensione.

Sovraindebitamento

Gli istituti di credito non accettano richiesto di prestito delega laddove gli impegni economici gravanti sullo stipendio ammontano al 50% dello stesso.

Vuoi capire se hai tutti i requisiti per accedere alla cessione del quinto? Chiedi la consulenza di un esperto del settore che ti aiuterà a trovare la proposta più in linea con la tua situazione personale ed economica.

RataOk
Logo