Green pass, decreto approvato: obbligatorio dal 6 agosto

Il Green Pass dal 6 agosto 2021 sarà obbligatorio per accedere ai ristoranti al chiuso, spettacoli, sport e per facilitare gli spostamenti in Europa.

Il tanto atteso decreto del 22 luglio 2021 ha cambiato le regole in Italia per quanto riguarda il Green Pass. Il governo Draghi chiarisce in conferenza stampa che il Green Pass vaccinale sarà necessario per diverse attività. L’impennata dei contagi, dovuta alla variante Delta, ha spinto il governo a prendere dei provvedimenti e ad approvare il Green Pass obbligatorio.

Che cos’è il Green Pass?

È una certificazione in formato digitale e stampabile, emessa dalla piattaforma nazionale del Ministero della Salute, che contiene un QR Code per verificarne autenticità e validità.

Dal 6 agosto 2021 la prova di avvenuta vaccinazione o guarigione e, in alternativa, il tampone saranno necessari per i ristoranti al chiuso, per gli spettacoli, gli eventi sportivi, piscine e palestre, fiere e molte altre attività. Sarà necessario, inoltre, per i concorsi pubblici, per accedere a centri termali e parchi divertimento. Il mancato rispetto delle regole prevede una sanzione che va dai 500 ai 1000€.

Quali sono le attività interessate dal 6 agosto 2021

Come accennato pocanzi, il certificato vaccinale sarà necessario per molte attività. Dal 15 giugno scorso l’obbligo era stato già introdotto per prender parte ai matrimoni, per recarsi all’interno delle RSA o per i viaggi all’estero. Inoltre, dal primo luglio è stato introdotto il Green Pass Europeo per evitare il periodo di quarantena nei soggiorni negli Stati dell’Unione Europea e dell’area Schengen.

Il nuovo decreto nasce dall’esigenza di limitare le chiusure e favorire così la continuazione delle attività economiche.

Dal 6 agosto 2021 sarà quindi obbligatorio essere in possesso della Certificazione Verde per le seguenti attività:

  • Servizi per la ristorazione svolti al chiuso;
  • Spettacoli aperti al pubblico, eventi e competizioni sportivi;
  • Musei, altri istituti e luoghi della cultura e mostre;
  • Piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra, centri benessere, anche all’interno di strutture ricettive, limitatamente alle attività al chiuso;
  • Sagre e fiere, convegni e congressi;
  • Centri termali, parchi tematici e di divertimento;
  • Centri culturali, centri sociali e ricreativi, limitatamente alle attività al chiuso e con esclusione dei centri educativi per l’infanzia, i centri estivi e le relative attività di ristorazione;
  • Attività di sale gioco, sale scommesse, sale bagno e casinò;
  • Concorsi pubblici.

Risulta confermata la misura per i ristoranti, ma solo se ci si siede al tavolo in locali al chiuso. Si aggiungono musei, piscine e palestre, eventi sportivi, sagre, convegni, accesso alle terme e ai parchi divertimento.

Come si ottiene il Green Pass

Il Green Pass si può ottenere con la vaccinazione, con la guarigione dal Covid-19 o con l’esito di un tampone. Per quanto riguarda, la prima possibilità, occorre specificare che è possibile ottenere la certificazione verde anche dopo la prima dose di vaccino. In merito al tampone, occorre effettuare un test molecolare o antigienico rapido con esito negativo e in questo caso la validità è di 48 ore.

Il Green Pass viene generato automaticamente dodici giorni dopo la somministrazione della prima dose e fino a 15 giorni dopo la seconda dose. La certificazione definitiva viene invece rilasciata dopo 24/48 ore dalla seconda dose ed è valida per 9 mesi. In questo caso è necessario collegarsi al sito del Ministero della Salute inserendo il numero della tessera sanitaria e un codice Authcode che si riceve via sms o per email. Inoltre, è possibile scaricarlo utilizzando l’APP Immuni o l’APP IO.

Per coloro che non dispongono di strumenti digitali potranno rivolgersi al proprio medico di medicina generale, al pediatra di libera scelta o in farmacia per il recupero della propria Certificazione verde Covid-19.

Nel caso di mancato rispetto delle regole sono previste sanzioni che vanno dai 400 ai 1000€. Tali sanzioni si applicano sia ai gestori del locale che agli utenti. Nel caso in cui la violazione si ripete per tre volte e in tre giorni diversi è prevista la chiusura del locale o dell’attività per un periodo di tempo compreso tra 1 e 10 giorni.

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