Polizza RC Professionale, cos’è e come funziona

L’art. 5 del DPR 137/2012 sancisce l’obbligo di stipulare una polizza RC Professionale per tutti gli appartenenti alle professioni regolamentate ed organizzate in ordini professionali. Scopriamo allora cos’è e come funziona la polizza RC per professionisti.

L’eventualità di commettere errori, imprudenze o comunque causare danni a terzi nello svolgimento dell’attività professionale è una possibilità di cui tener conto e non trascurare assolutamente.

Le richieste di risarcimento danni possono essere anche piuttosto onerose e, se totalmente a carico del professionista, anche difficili da fronteggiare sia in ambito civile che penale.

Il DPR 137/2012 (Riforma delle Professioni) ha stabilito l’obbligo di stipulare una polizza di responsabilità civile per tutte le professioni che prevedono l’iscrizione ad un albo a garanzia dei rischi connessi all’esercizio della loro attività.

A fronte del pagamento di un premio assicurativo annuale, il professionista riceve tutela rispetto ad eventuali richieste di risarcimento danni materiali, diretti e le perdite patrimoniali dovuti in generale a negligenza, imprudenza o imperizia nello svolgimento della propria attività.

Il mancato adempimento dell’obbligo di stipula prevede una sanzione da parte dell’ordine di appartenenza, e, di regola, il professionista non può in alcun modo svolgere la propria attività se non ha provveduto in tal senso.

Chi deve stipulare la polizza RC Professionale

Sono tenuti all’obbligo di stipula della polizza di responsabilità civile tutti gli appartenenti ad ordini professionali sia singolarmente che associati in studi. Esempi di professionisti che devono rispettare questo obbligo sono agenti di commercio, immobiliari, in attività finanziaria, mediatori creditizi, amministratori di condominio, medici, veterinari e operatori sanitari, avvocati, commercialisti, consulenti del lavoro, revisori dei conti, architetti, ingegneri, geometri ecc.

A cosa serve

L’assicurazione RC professionale ha una duplice scopo: da una parte intende tutelare il patrimonio del professionista dalle richieste di risarcimento, dall’altra garantire l’effettiva capacità del professionista di risarcire il danno causato.

In questo senso, non va considerata semplicemente come un obbligo a cui adempiere, ma, soprattutto, come un investimento a tutela della propria attività e del proprio patrimonio personale e familiare. Un investimento a lungo termine, dunque, inteso anche a salvaguardare il proprio futuro personale e professionale. Senza contare che lavorare “con le spalle coperte” offre una serenità e una tranquillità da non sottovalutare assolutamente.

Questa considerazione dovrebbe spingere a una riflessione più accurata circa l’eventualità di stipulare una polizza assicurativa anche per i settori in cui non è prevista l’obbligatorietà. Il lavoro e il futuro sono beni preziosi da tutelare.

Quali sono le tipologie di danni coperti

L’assicurazione RC professionale copre le responsabilità civili coperte per legge fino ad un massimale fissato a livello contrattuale in base alla tipologia del danno.

Alcuni esempi possono essere:

  • Danni patrimoniali, materiali e diretti causati da negligenza, errori e omissioni del professionista
  • Interruzione dell’attività di terzi
  • Dolo dei dipendenti o dei collaboratori
  • Ingiuria, diffamazione, violazione della privacy
  • Violazione della proprietà intellettuale, copyright e marchi registrati
  • Violazione dei diritti d’autore e marchi di fabbrica
  • Sanzioni di natura fiscale, multe e ammende inflitte ai clienti dell’assicurato
  • Perdita, distruzione o deterioramento di atti, documenti, titoli anche derivanti da incendio o furto

Come scegliere la polizza RC professionale

Innanzi tutto, non bisogna scegliere la polizza in base alla convenienza economica perché si rischia di pagare un premio annuale che poi non garantisce l’effettiva tutela dell’assicurato.

Il costo della polizza, infatti, dipende da una serie di fattori collegati tra loro come:  

  • Massimale offerto dalla compagnia e scelto dal professionista;
  • Fatturato dell’anno precedente;
  • Comune di residenza;
  • Compagnia Assicuratrice;
  • Franchigia;
  • Periodo stabilito per la retroattività della polizza e per la garanzia postuma;
  • Eventuali estensioni e coperture aggiuntive (esempio copertura legale);
  • Eventuali sinistri pregressi.

La polizza va modulata in base alle specifiche esigenze della singola professione per offrire una reale copertura a tutti gli eventuali rischi connessi allo svolgimento della propria attività.

Il nostro consiglio è di rivolgersi a un player affidabile, in grado di ascoltare e valutare attentamente le esigenze dell’assicurato e proporre una polizza che offra davvero una copertura adeguata ai rischi connessi alla singola attività.

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