Prestito finalizzato o prestito non finalizzato

Prestito finalizzato o prestito non finalizzato. Scopriamo insieme le caratteristiche e le differenze di queste due tipologie di credito per scegliere quella più adatta alle tue esigenze specifiche.

Il prestito finalizzato è legato all’acquisto di un bene o servizio specifico, e come tale eroga liquidità all’esercente che lo fornisce mentre il prestito non finalizzato non è vincolato, quindi consente di avere una liquidità aggiuntiva per qualunque tipo di esigenza, senza dover dare rendiconto o giustificazioni.

Per entrambe le possibilità, la banca o l’istituto di credito valuterà l’affidabilità creditizia, quindi è necessario fornire delle prove tangibili della propria capacità di spesa e delle garanzie in caso di insolvibilità.
Chiarita la differenza fondamentale tra le due tipologie, ti spieghiamo ora le caratteristiche specifiche così potrai in qualche modo far chiarezza e capire a quale tipologia accostarti.

Il prestito finalizzato

  • È legato all’acquisto di un bene o servizio specifico;
  • L’importo viene erogato direttamente al fornitore del bene o servizio in esame;
  • È più veloce da ottenere;
  • Spesso non è richiesta alcuna garanzia, se non la dimostrazione della capacità di rimborso delle rate;
  • Non è concesso a protestati e cattivi pagatori.

È l’esercente stesso a fornire una propria proposta di finanziamento, sulla base di alcune convezioni stipulate con gli istituti di credito e dietro il riconoscimento di una provvigione per chiusura pratica.

Sono tre, dunque, gli attori che intervengono nel contratto di prestito finalizzato, finanziaria, esercente e contraente; la finanziaria liquida l’importo richiesto all’esercente, che a sua volta eroga un servizio o un bene al contraente il quale si impegna a pagare mensilmente le rate del prestito.
È possibile richiedere un prestito finalizzato per l’intero importo del servizio o bene erogato, o anche solo per una parte anticipando una quota sull’acquisto.

Prestiti non finalizzati

  • Non ha alcun vincolo di destinazione, puoi usare la liquidità per tutte le tue esigenze di spesa:
  • L’importo viene erogato direttamente al richiedente;
  • Si ottiene velocemente con poca documentazione;
  • Non è richiesta nessuna garanzia;
  • Alcuni formule sono dedicate anche a cattivi pagatori e protestati (vedi la cessione del quinto).

Rientrano in questa categoria la cessione del quinto, riservata a dipendenti privati, pubblici e statali e pensionati, e richiedibile anche da cattivi pagatori, e il prestito personale richiedibile anche da lavoratori autonomi, possessori di partita iva, ditta individuale.

Sono entrambi tipologie di finanziamento che consentono di far a tutte le esigenze di spese in piena autonomia e con la certezza di non dover intaccare i propri risparmi, che sia per ristrutturare casa, o cambiare l’auto, sostenere economicamente un familiare, provvedere agli studi universitari dei figli, o anche concedersi il piacere di uno smartphone di ultima generazione o una lunga vacanza.

Per la cessione del quinto è prevista la trattenuta in busta paga o sulla pensione della rata mensile che, comunque, non deve mai superare il 20% al netto degli stessi.

Il prestito personale, invece, prevede come metodo di rimborso l’addebito in conto corrente o bollettino postale ed è perfetto per chi non potendo contare sulla certezza di un’entrata fissa mensile, può comunque avvalersi della figura di un garante disposto ad accollarsi il debito in caso di insolvenza.

Quale scegliere?

Non c’è una risposta unica ed insindacabile, perché è necessario a monte un’attenta analisi delle esigenze, delle caratteristiche di pagatore e lavoratore, e della possibilità di spesa e di accollo del debito.

In ogni caso se avessi bisogno di informazione e consigli aggiuntivi puoi sempre chiedere una consulenza gratuita in tempi brevi, e nell’attesa consultare le varie offerte disponibili tramite il nostro comparatore.

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