FAQ Prestiti Personali

Il prestito personale è un finanziamento non finalizzato all’acquisto di un bene o servizio specifico, per cui non bisogna specificare come verrà utilizzata la liquidità ottenuta. Rientra nella categoria dei crediti al consumo, per cui può essere concesso solo al consumatore finale, non a una persona fisica o giuridica per fini di impresa o connessi all’attività professionale.

A parità di condizioni di importo e durata il prestito più conveniente è quello con il TAEG inferiore.

Il TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale) rappresenta il vero costo di un finanziamento e permette al cliente di scegliere la migliore offerta di prestito personale / finanziamento presente sul mercato.

Premettendo che ogni istituto finanziario adotta delle proprie policy, sempre nel rispetto di alcune direttive generali e norme disposte dalla Banca d’Italia, di regola il prestito personale può essere richiesto da chiunque abbia compiuto 18 anni (il limite massimo di età è invece a discrezione dell’ente finanziatore) e possieda una buona affidabilità creditizia ossia sia in grado di rimborsare il prestito. Inoltre è necessario non risultare iscritti nel registro dei cattivi pagatori.

Il contratto di prestito personale deve essere in forma scritta e contenere una serie di informazioni obbligatorie, come l’indicazione della somma e delle modalità con cui verrà erogata, TAN e TAEG, le eventuali modalità di variazione del costo del contratto, i costi da sostenere, l’ammontare delle rate e la loro scadenza, l’indicazione delle eventuali garanzie ed assicurazioni richieste.

Il TAN è un valore percentuale su base annua, che definisce gli interessi sull’importo erogato. Il TAEG, invece, indica il costo complessivo del prestito, che comprende anche le cosiddette spese accessorie, come l’istruttoria, eventuali polizze assicurative, imposta di bollo, costi per le comunicazioni periodiche, spese per incasso della rata.

In caso di mancato pagamento di una o più rata si configura un’inadempienza del contratto, per cui l’istituto di credito può mettere in campo azioni per la tutela dei propri interessi. Inoltre la banca o finanziaria può recedere dal contratto con l’obbligo per il cliente di pagare l’importo residuo, gli interessi di mora e tutte le spese necessarie per il recupero del credito, ivi comprese quelle per il protesto, eventuale decreto ingiuntivo e pignoramento. Infine, si rischia l’iscrizione nella lista dei cattivi pagatori, con tutte le conseguenze negative che ne derivano.

Si può estinguere il prestito personale anticipatamente in qualunque momento rimborsando in un’unica soluzione il capitale residuo, gli interessi e gli oneri maturati fino a quel momento e una penale di importo non superiore all’1% del capitale residuo (0,50% se la durata residua è inferiore a un anno).

In generale un prestito personale non richiede nessuna garanzia, ma la banca laddove non sussistano condizioni di buona affidabilità creditizia, può richiedere la firma di terzo garante o la stipula di polizze assicurative a tutela del credito erogato.

Il prestito personale non prevede coperture assicurative obbligatorie, ma è possibile stipulare delle polizze assicurative di tutela, come la polizza rischio vita.

Il prestito finalizzato è legato all’acquisto di un bene o servizio specifico, e come tale eroga liquidità all’esercente che lo fornisce, il prestito non finalizzato, invece, non è vincolato, quindi consente di avere una liquidità aggiuntiva da spendere senza dover dare rendiconto o giustificazioni.

Si, infatti ci sono particolari prestiti dedicati propri a chi percepisce una pensione.

Certo, ma bisogna tener conto che in caso di prestito personale negato si viene segnalati al CRIF. Questo non significa che si viene segnalati come cattivi pagatori ma semplicemente che si registra il rifiuto della richiesta. Questa segnalazione rimane per circa 30 giorni per cui è preferibile aspettare questo lasso di tempo prima di fare una nuova richiesta di prestito.

Certo, è possibile richiedere un prestito personale anche se si ha già un altro finanziamento in corso. L’istituto finanziario in fase di istruttoria valuterà l’ammontare dei finanziamenti in corso per stabilire l’effettiva sostenibilità del nuovo prestito in rapporto al reddito dichiarato.

No, per ottenere un prestito personale è necessario non essere protestati né essere iscritti nelle liste dei cattivi pagatori. In questi casi si può ricorrere alla cessione del quinto.

La differenza principale tra cessione del quinto e prestito personale sta nella modalità di rimborso. Dall’addebito su conto corrente al bollettino postale per il prestito personale, trattenute mensili sullo stipendio o pensione per la cessione del quinto. La trattenuta della rata sullo stipendio o sulla pensione è un ulteriore garanzia per il credito erogato.

Conviene estinguere anticipatamente un prestito quando si è all’inizio del piano di rimborso e si hanno ancora molti interessi da pagare. Diversamente verso la fine del piano di rimborso la maggior parte degli interessi è stata già versata per cui non si trarrebbe un grande vantaggio dall’estinzione anticipata. 

I dati contenuti nel CRIF si cancellano automaticamente, senza bisogno di richieste specifiche, secondo i tempi stabiliti dal Codice di Condotta.

I tempi di cancellazione sono i seguenti:

  • Per i finanziamenti richiesti in corso di valutazione, 180 gg dalla data della richiesta;
  • Per finanziamenti rifiutati o in caso di rinunce, 90 gg dalla data di aggiornamento con l’esito di rinuncia o rifiuto;
  • Per finanziamenti rimborsati regolarmente, 60 mesi dalla data di estinzione effettiva del rapporto di credito;
  • Per mancato pagamento di una o due rate, 12 mesi dalla regolarizzazione dei pagamenti a condizione che nei 12 mesi tutti gli altri pagamenti siano stati regolari;
  • Per mancato pagamento di tre o più rate, 24 mesi dalla regolarizzazione dei pagamenti a condizione che nei 24 mesi tutti gli altri pagamenti siano stati regolari;
  • Per finanziamenti non rimborsati, 36 mesi dalla data di scadenza contrattuale o dalla data in cui l’ente ha fornito l’ultimo aggiornamento e comunque al massimo fino a 60 mesi dalla data di scadenza del rapporto contrattuale.

Per quanto riguarda le segnalazioni per mancato pagamento delle rate, è opportuno che tu sappia che nel caso di ulteriori ritardi nei 12 o 24 mesi previsti per la cancellazione, la tempistica si azzera in automatico ripartendo dalla data di effettiva regolarizzazione degli ulteriori ritardi.

rataok esigenze
Definisci la tua esigenza
rataok scelta
Effettua la tua scelta
rataok offerte
Scopri la migliore offerta
younited-credit
prestiamoci
fca-bank
compass
RataOk
Logo