Prestito Personale: tutte le risposte alle tue domande

Il prestito personale, il finanziamento non finalizzato per tutte le tue esigenze di spesa. In questo articolo tutte le risposte alle tue domande.

Cos’è il prestito personale

Il prestito personale consiste nel finanziamento di una determinata somma che serve a sostenere la spesa di persone e famiglie e quindi non può essere utilizzato per fare un investimento di tipo professionale.

Si tratta di un prestito non finalizzato, ossia non collegato all’acquisto di un bene o servizio specifico e consiste nell’erogazione di una certa liquidità da poter utilizzare per varie esigenze senza dover dare nessuna giustificazione al momento della richiesta.

È possibile richiedere un importo che va da un minimo di € 200 a un massimo di € 50.000. L’importo richiedibile varia da istituto a istituto e dipende dal merito creditizio e dalla capacità economica del richiedente.

Chi può richiederlo

Possono richiederlo tutte le categorie di lavoratori, dipendenti, autonomi, professionisti, pensionati con un’età compresa tra 18 e circa70 anni (con il limite, in genere, di 75 anni a fine finanziamento) che abbiano un reddito dimostrabile e una buona reputazione creditizia, ossia dimostrino di poter provvedere puntualmente al rimborso delle rate del prestito. in realtà, è bene sottolineare che l’età massima per richiedere un finanziamento dipende dalla discrezionalità del singolo Istituto di Credito.

È indispensabile la residenza in Italia, non essere protestati e non risultare nel registro dei cattivi pagatori.

Documentazione richiesta

Oltre al documento di identità in corso di validità e al codice fiscale, bisogna documentare la propria posizione economica. Per cui bisogna presentare l’ultima busta paga e CUD se si è un lavoratore dipendente, ultima dichiarazione dei redditi se un lavoratore autonomo, modulo Obis/M se si è un pensionato.

Inoltre, bisogna informare dell’eventuale presenza di altri finanziamenti/prestiti in corso.

Garanzie

Di regola non è previsto nessun obbligo di fornire garanzie, ma l’Istituto finanziatore ha tutto il diritto di tutelarsi e chiedere quindi delle garanzie a sostegno della richiesta, come per esempio la firma di un garante. In alcuni casi può essere utile sottoscrivere una polizza assicurativa vita e/o rischio impiego, ma non sono prodotti piuttosto costosi che incidono alquanto sul costo di un prestito e, pertanto, non essendo obbligatori, bisogna valutare bene la necessità o meno di accogliere tale proposte ponderando bene pro e contra.

Durata del rimborso

Un prestito personale può essere rimborsato in un periodo che va in genere da uno a 10 anni. Quando si sceglie la durata del rimborso bisogna sempre tener conto che a una durata più lunga corrisponde una rata più bassa e, quindi, più sostenibile ma anche un costo del prestito maggiore in termini di interessi e spese accessorie.

Cosa contiene il contratto di un prestito personale

Per legge un contratto di prestito personale deve contenere alcuni elementi imprescindibili quali:

  1. Il tipo di finanziamento e le modalità
  2. L’ammontare dell’importo concesso
  3. Il numero delle rate da rimborsare con importo e scadenza
  4. Il TAN e il TAEG
  5. Le condizioni secondo cui il TAEG può subire modifiche
  6. Eventuali costi non inclusi nel TAEG
  7. Le garanzie richieste
  8. Eventuali coperture assicurative non incluse nel TAEG

Possibilità di estinzione anticipata

Si può estinguere il prestito anticipatamente in qualunque momento rimborsando in un’unica soluzione il capitale residuo, gli interessi e gli oneri maturati fino a quel momento e una penale di importo non superiore all’1% del capitale residuo (0,50% se la durata residua è inferiore a un anno).

Per quanto riguarda la convenienza o meno, la maggior parte dei prestiti prevedono un piano di ammortamento alla francese, per il quale le prime rate prevedono una quota interessi maggiore a fronte di una quota capitale minima. Per cui l’estinzione anticipata del prestito personale è conveniente solo nel periodo iniziale del finanziamento quando consentirebbe di pagare meno interessi. Chiederla, invece, negli ultimi periodi del finanziamento non sarebbe conveniente considerando che si sono già pagati la maggior parte degli interessi.

Quanto costa un prestito personale

Il prestito personale ha dei costi che non si limitano agli interessi sulla quota capitale, descritti nel TAN.

Per avere una visione reale dei costi del prestito, bisogna riferirsi non solo al contratto ma al TAEG, che è l’indicatore sintetico di tutti i costi accessori di un prestito, comprese le spese di istruttoria e di gestione della pratica.

Cosa succede in caso di mancato pagamento di una o più rate

Il contratto di prestito impegna in primo luogo a pagare le rate rispettando la scadenza prefissata. Anche il mancato pagamento di una sola rata nei termini previsti rende inadempienti a livello contrattuale pertanto la banca o la società finanziaria può attuare tutte le modalità previste per tutelarsi. Verranno così addebitati degli interessi di mora, rischi di essere iscritto nelle liste dei cattivi pagatori. L’ente erogatore ha anche il diritto di recedere dal contratto con obbligo per il debitore di pagare le somme ancora dovute e tutte le spese necessarie, ivi comprese quelle per il protesto, eventuale decreto ingiuntivo e pignoramento.

Tutto questo è evitabile facendo un’attenta analisi della propria posizione economica al momento della richiesta del prestito in modo da non accollarsi un debito troppo oneroso per le tue finanze.

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